Making sense: sensi e parole per comprendere l’arte
Nel tempo in cui musei e siti d’interesse culturale sono coinvolti in un processo di cambiamento che li renda sempre più accessibili, crediamo sia necessaria una riflessione sui possibili criteri e le attenzioni da dedicare alle varie forme di disabilità, a partire dallo stato delle cose, e dal grande impegno già in atto in questo momento. Soprattutto ma non solo nell’area torinese, questo impegno ha prodotto vari esempi di sinergia e conseguito risultati importanti su cui è doveroso fare il punto.
Questo convegno nasce dall’urgenza di un confronto a tutto campo sulla questione dell’accessibilità, ed è promosso da MakingSense, progetto di rete torinese che dalla fine del 2013 conduce una ricerca sui sensi e le parole nella fruizione dell’opera d’arte, ponendosi la domanda cruciale di come si possa comunicare efficacemente un contenuto artistico, in primo luogo ai disabili visivi, a partire dai principi del design for all cercando di evitare eccessive semplificazioni e possibili errori.
Il convegno vuole dunque essere un’occasione di confronto fra una pluralità di soggetti sui temi dell’accessibilità alla cultura, considerando i diversi punti di vista che emergono dalla concretezza delle realtà museali, dagli studi sulla comunicazione, in campo linguistico e dal mondo della disabilità.
L’idea fondante è di contribuire a una ricerca accurata, e il più possibile corale, su quali siano le strategie più utili a rendere fruibili i prodotti delle varie arti per le persone con disabilità. Una tale ricerca rinvia ad alcune questioni fondamentali, quali la natura del linguaggio e il suo rapporto con i sensi, o la capacità della parola di fornire un contributo specifico, unitamente agli altri sensi, alla formazione delle immagini mentali. Necessaria è anche una riflessione sulle qualità e sulle tecniche di realizzazione dei supporti utilizzati, così come sull’uso degli strumenti tecnologici.
